La melagrana con i suoi chicci diventa la protagonista tra tutti i frutti insieme alla castagna nell’autunno pugliese. Tanto che a Palmariggi, in provincia di Lecce, li dedicano un’intero weekend con la festa dei “Paniri te e site”. La fiera coincide con il tramonto del secondo sabato del mese di ottobre, quando le vie del borgo antico si animano della presenza inconsueta di tanti “turisti”. E’ la festa dell’autunno, dei suoi sapori, dei suoi colori in una cornice che riporta indietro, alla civiltà contadina e pastorale.

Proprio la melagrana cui è intitolata la Fiera, quella “sita” che nel linguaggio antico e nobile del Salento ha la stessa derivazione dal nome greco del grano, “sitos” appunto. E’ la signora della festa che troneggia nei “paniri”, o meglio “panari” (cesti di vimini) intrecciati da mani abili di artigiani del luogo che rappresentano l’incontro, lo scambio, e non solo di merci. La melagrana è inoltre simbolo di fecondità.

In cucina, ancora oggi, i semi della melagrana, per il loro sapore dolce e allo stesso tempo acidulo, vengono utilizzati nella preparazione di dessert e piatti salati. Si va dal Risotto con melagrana alle fettuccine con astice che hanno nel frutto rosso un tocco di originalità. Per contorno ecco un’insalata di melagrana insieme a verza, soncino e trevisana, rapanelli e gherigli di noce. Con la melagrana si può realizzare anche un gustoso sciroppo: bastano 500 gr di succo e 1 kg di zucchero.